Se mai il servizio di refezione scolastica avrà inizio (dubitiamo che sarà rispettata la data prevista del 1° dicembre), sarà necessaria, come non mai, la vigilanza dell'Amministrazione comunale, delle famiglie, del personale scolastico,

sulla efficacia ed efficienza del servizio perché, a differenza degli anni scorsi, l'importo previsto per la gara d'appalto (€ 192.000 per 2 anni, con inevitabile ribasso) è gravemente insufficiente.

Il costo orario di un lavoratore con la qualifica di cuoco, è di € 15,81, di un aiuto cuoco è di € 14,97, di un addetto all'acquisto e al trasporto dei generi alimentari è di € 14,14, di un addetto alle pulizie è di € 14,14.

Ai sensi della L.407/1990, il costo si riduce di circa il 22%, qualora i lavoratori assunti siano disoccupati da più di 24 mesi.

Ne consegue che un'Azienda che intendesse assumere, come noi auspichiamo, i lavoratori già impiegati nel servizio di refezione durante l'anno scolastico 2010-2011, non beneficerebbe di sgravi contributivi.

Poiché per garantire il servizio (preparazione e scodellamento dei pasti, allestimento del refettorio, ritiro e lavaggio di stoviglie, posate e pentolame, pulizia dei locali, raccolta differenziata dei rifiuti e loro smaltimento negli appositi cassonetti) occorre assumere:

- 1 cuoco nel plesso di C.da Laise e 1 cuoco nel plesso dell'Acquaro per almeno 3 ore giornaliere ciascuno, per 5 giorni alla settimana,

- 1 cuoco nel plesso di via S.Antonio Abate e 1 cuoco nel plesso di via Fiordaliso, per almeno 4 ore giornaliere ciascuno, per 5 giorni alla settimana, dovendo svolgere i servizi sopradescritti per un numero di alunni pari a 40/50 in ciascuna mensa,

- 2 cuochi (oppure 1 cuoco e 1 aiuto cuoco), per 4 ore ciascuno, per 5 giorni alla settimana, nel plesso di Castromurro dove saranno somministrati giornalmente più di 50 pasti; ciò per garantire     un rapporto, tra addetti alla distribuzione e alunni, di 1:40, come previsto dall' Art.9 lettera C del     Capitolato speciale d'appalto,

- 3 addetti (1 cuoco, 1 aiuto cuoco, 1 addetto alla distribuzione e pulizie) per 5 ore giornaliere, per 3 giorni alla settimana, nel plesso della Scuola media secondaria di 1° grado della Marina dove saranno somministrati settimanalmente n° 180 pasti,

- 1 addetto all'acquisto di alimenti freschi e alla loro distribuzione nei diversi plessi scolastici, per almeno 3 ore giornaliere, per 5 giorni alla settimana,

per un totale di 170 ore settimanali (pari a 105 ore per cuochi, 35 ore per aiuto-cuochi, 15 ore per addetto alle pulizie, 15 ore per addetto al trasporto delle derrate) che comportano un costo settimanale di € 2.708,20. Considerato che il servizio dovrà essere svolto per 14 mesi, pari a 56 settimane, l'Azienda che si aggiudicherà l'appalto dovrà sostenere, per il solo personale, un costo di €  151.659,20.

A questa spesa già considerevole si dovranno aggiungere i costi relativi alla sicurezza (€  2000), al piano HCCP (€ 1800), alla fornitura di 4000 pasti gratuiti (€ 8000) per eventuali bis (previsti dal medico dell'ASP?), all'effettuazione, presso laboratori autorizzati di almeno 4 campionature e 6 analisi di materie prime, prodotti finiti ecc, alla disinfestazione e derattizzazione delle cucine (2 volte all'anno), all'acquisto di detersivi e attrezzi (scope, spugne, stracci, guanti, ecc), di tovaglie e tovaglioli per l'allestimento dei tavoli, di indumenti di lavoro distinti per cuochi e addetti alle  pulizie, alla riparazione e manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti, apparecchiature, attrezzature, elettrodomestici), alla stipulazione di apposita assicurazione RCT con un massimale non inferiore a €  3.000.000, alla cauzione definitiva del 10% dell'importo contrattuale imponibile, alla fornitura di circa 10000 bottiglie di acqua minerale (€ 1800 circa), al canone di locazione per il deposito delle derrate alimentari (almeno €200 circa).

Inoltre la ditta aggiudicataria dovrà acquistare tavoli cucina, banchi cucina, mobiletti, pensili e sottopensili in acciaio, stoviglie e pentolame, frigoriferi, 12 tavoli per mensa bambini e 28 sedie, per una spesa presumibile di € 30.000.

A fronte di costi  pari a circa € 200.000 (senza conteggiare i generi alimentari) , l'importo dell'appalto è di    € 192.000, peraltro con pagamenti nel trimestre successivo all'erogazione del servizio.

A questo punto sorge spontanea la domanda: la Ditta aggiudicataria con quali risorse finanziarie            provvederà all'acquisto di pane, pasta, olio extravergine d'oliva, Parmigiano reggiano "grattugiato al            momento" (sic!), carne, pesce (il filetto di sogliola costa € 40 al kg), formaggi, prosciutto, verdura e      frutta "esente da lesioni", maturata naturalmente (appena colta dall'albero!)?

Poiché il costo medio di un pasto per gli alunni dell'obbligo oscilla tra 1,80 e 2,00 euro, senza tenere conto dell'inflazione (ad ottobre 2011 i prezzi sono aumentati del 3,4% rispetto a settembre, anche a causa dell'aliquota IVA al 21%), la Ditta aggiudicataria dovrà sostenere, per somministrare 40000 pasti, una spesa che varierà da un minimo di € 7200 ad un massimo di € 8000.

Pertanto delle due, l'una:

- o le retribuzioni dei lavoratori saranno ridotte ben oltre i minimi contrattuali,

- oppure i generi alimentari saranno di infima qualità.

Poiché al controllo della quantità e qualità dei cibi provvederà la Commissione di cui al Capitolato speciale d'appalto, il Consiglio comunale, anche ricorrendo alla collaborazione degli uffici INPS, INAIL, IVA, dovrà vigilare perché i lavoratori non siano costretti a subire le conseguenze di scelte ipocrite: pretendere di "fare il matrimonio con i fichi secchi". Riccardo Ugolino consigliere comunale - 04.11.2011