un sussulto d’orgoglio |
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Scritto da vincenzo cesareo | |||
È molto probabile che la tempesta economica che si è abbattuta sui mercati costringa Berlusconi a dimettersi e che sia necessario, pertanto, un nuovo governo, magari di larghe intese o tecnico. Ma le intese saranno larghe? Quali garanzie offrirebbe ai nostri partner europei e mondiali? Su chi graverebbero? Su quali contenuti si troverebbe un accordo? Non è dato sapere! Dunque elezioni con la stessa legge elettorale, solo a parole, invisa e detestata da tutti? Ed a che servono? Cosa cambierebbe? L’Italia dei nostri giorni è questa: caos totale! Coloro i quali sono stati chiamati a rappresentare l’elettorato, non sanno dove sbattere la testa, perchè allevati a non pensare, a non agire, solo allenati ad ossequiare il capo, guai a contraddirlo: chi garantirebbe loro la presenza nel Parlamento, i privilegi, i lauti stipendi, la pensione? Il 75% degli italiani li ritiene, giustamente, inadeguati, inetti, inaffidabili. Chi, dunque, è in grado di prendere le giuste ed urgenti decisioni per le riforme strutturali ed i tagli ormai indilazionabili a cui anche il Capo dello Stato si appella giornalmente? E le paventate dismissioni, le patrimoniali, i concordati, gli orrori della casta? Ed intanto la crisi si acuisce, lo spread cresce, i titoli vanno a picco, la disoccupazione, soprattutto giovanile, aumenta considerevolmente, il Paese appare rassegnato anche di fronte alle tragedie del dissesto idro – geologico, la disperazione avanza paurosamente tanto che da un momento all’altro si aspetta il peggio. Ma dove è finita la dignità di quel popolo che per secoli ha dominato la scena internazionale? Cosa si aspetta? Sembriamo dei giocatori di scacchi: attendiamo la mossa dell’altro! Il momento dell’esposizione è giunto, basta indugi, divisioni da stadio, salviamoci, perché se aspettiamo che ci salvino questi, è davvero la fine! Sembriamo ammaliati, drogati nonostante tutto: riusciamo a tollerare anche chi sostiene che i licenziamenti facili sono per assumere di più, che tanto poi … tutto si aggiusta. Siamo nel baratro, non c’è più tempo da perdere: LiberiAMO L’ITALIA! Non intendiamo esortare all’eroismo, ma almeno di non essere masochisti! Le peggiori tragedie sono derivate da banali errori di valutazione e per le tardive reazioni. Suvvia un sussulto d’orgoglio. dott.Vincenzo Cesareo - responsabile nazionale LiberiAmo l'Italia movimento politico-culturale - 03.11.2011
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