La presentazione delle firme per il referendum per l’abrogazione della legge elettorale, ci sta portando velocemente a nuove elezioni. Certo è necessario e democraticamente corretto, sulla base dei principi, che l’elettore scelga i propri rappresentanti soprattutto in ossequio al federalismo fiscale.

Tutte le forze politiche, però, sono solo preoccupate di non poter più, eventualmente,nominare i propri guitti, incuranti della grave crisi economica, sociale e morale del Paese,  ed hanno priorità di rideterminare il Parlamento appunto attraverso la spesa di nuove elezioni, visto che una riforma hanno dimostrato di non essere in grado di approntarla.

La confusione regna sovrana a destra ed a manca, passando per il centro ed all’orizzonte compaiono nuovi salvatori della patria, gli imbonitori, proprio come nel 1994. Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo rappresenta quella grande industria che ha intercettato, negli anni, i fondi destinati alle piccole imprese, per salvare i Bidoni di Stato che hanno dato un serio contributo alla gravissima crisi economica che, come sempre accade, ricade nelle tasche dei soliti noti.

A noi di LiberiAmo L’ITALIA il compito di ricordare, a chi lo avesse dimenticato, che il 96% delle aziende che producono valore reale e, quindi, prodotti reali sono piccole aziende, senza sottovalutare il fatto che, in questo periodo di crisi, tutti questi poveri senza voce, bistrattati ed abbandonati al proprio destino da circa venti anni di sistema a cui, sia Montezemolo che i suoi amici e sodali, vere e proprie lobbie, sono stati consenzienti nello sperpero dei fondi.

Dei quali, certamente, non hanno beneficiato né gli artigiani, né le ditte familiari né, tantomeno, quelle individuali, ma, appunto,  solo alcune di quelle industrie che gli stessi rappresentano, che sono le prime quanto ad elusione fiscale e delocalizzazione.

La vera palla al piede del Paese! Gli italiani, per quanto sopra ed in riferimento al degrado citato, hanno la necessità di far rinascere una nuova coscienza popolare che pretenda una classe dirigente completamente nuova, mai compromessa con i vecchi partiti, che trovi la forza ed il coraggio di mettersi in gioco e di generare una filosofia di governo assolutamente diversa, basata su sani principi di ferrea osservanza, di competenza, di onestà, di senso dello Stato, che  sono stati distrutti, non esistono più. Basta divisioni anacronistiche e fondate sul nulla, è necessario ed indilazionabile trovare unità di intenti e tramutarla in ricerca spasmodica di terapia per rilanciare il nostro Paese che si salva tutto intero o non si salva. Serietà, sobrietà, determinazione per liberare l’Italia. Vincenzo Cesareo - LiberiAMO L’ITALIA Movimento Politico – Culturale Distretto Alto Tirreno Cosentino Coordinatore Responsabile: Giuseppe Lanuara - 09.10.2011