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diamoci un taglio! PDF Stampa E-mail
Scritto da lucia d'aprile   

Con Ordinanza n. 86 pubblicata il 25 febbraio 2010, il sindaco di Belvedere Marittimo, invitava chiunque fosse possessore di una palma colpita da Punteruolo Rosso a sopprimerla con effetto immediato onde evitare che l’infestazione potesse colpire esemplari di palme ancora sane.

I privati, alcuni di loro anziani con  pensione sociale, provvedevano all’eliminazione delle palme per come ordinato dal sindaco e nel rispetto delle indicazioni dettate dal Servizio Fitosanitario regionale, arrivando a sostenere spese per lo smaltimento, che si aggirano intorno ai 900 euro.

A distanza di più di un anno, gli stessi privati si chiedono come mai il Sindaco di Belvedere Marittimo emetta un’ordinanza dalla quale emerge chiaramente la pericolosità del Punteruolo Rosso e in cui vengono esplicitate minuziosamente le prescrizioni che il Servizio Fitosanitario della Regione Calabria ha trasferito al Comune di Belvedere circa lo smaltimento delle parti infette ed eliminate, e lo stesso Comune ad oggi, abbia provveduto solo in parte all’eliminazione di tutte le palme malate, ricadenti sul suolo comunale.

Con Ordinanza n° 65 del 20 luglio 2011, il sindaco di Belvedere Marittimo, annunciava un intervento di somma urgenza da effettuarsi con effetto immediato, circa la potatura di 20 alberi di Pino ubicati in Piazza G. Grossi e via G. Fortunato, individuando nella persona di un impiegato comunale quale “esperto” nel settore, la figura che avrebbe dovuto verificare la regolarità dell’intervento nelle varie fasi di lavoro. Alla sottoscritta risulta che lo stesso “esperto” abbia comunicato al sindaco per iscritto le sue perplessità circa una potatura da effettuarsi in piena estate, mettendo in risalto i rischi ai quali si sarebbero esposte le piante interessate alla stessa potatura.

Nonostante ciò, ieri pomeriggio, ma anche nei giorni addietro, in Piazza G. Grossi, si sentiva il rumore delle motoseghe, che colpivano i grossi rami di Pino Marittimo, vecchi esemplari testimoni del tempo, presenti davanti alla chiesetta di S. Daniele alla Marina.

Alla semplice domanda “perché il 5 agosto e non molto prima?” la risposta è stata “perché ad una signora è caduta una pigna in testa!” . Senza parole! Con l’ironia che contraddistingue la sottoscritta, la risposta a tale affermazione è stata “Giusto, anche a me un uccello ha fatto la pipì in testa(non proprio così), voglio l’ordinanza, devono sopprimere tutti gli uccelli del paese!”.

Cosa dire, la sensibilità di chi ci amministra la conosciamo tutti, la conoscevamo anche dieci anni fa...ma gli ambientalisti che fine hanno fatto? Qualcuno ieri sera era sotto i pini a discorrere del più e del meno con un amico: forse  parlavano di calcio!

Alcuni di loro hanno la pretesa di educare i nostri figli al rispetto dell’ambiente, com’è possibile? Come si permettono? E tutti gli altri? Quelli tanto accorti alla sostenibilità ambientale? Agli spazi verdi? Dove sono finiti?

Forse non c’è da guadagnare, ecco il problema…quando non c’è ritorno in termini economici tutti tacciono, tutti smettono di urlare!

La prossima ordinanza quale sarà? Taglio immediato dei pini perché la resina fuoriuscita dai rami recisi, cadendo, si è incollata sui capelli di un passante? Diamoci un taglio netto sin da ora, caro sindaco,  non creiamo danni irreversibili alle piante per poi giustificare una nostra decisione definitiva di reciderle dalla base. Facciamolo, anche perché i nostri Pini non dovranno andare mica a ballare in uno di questi localini della costa…! Lucia D’Aprile - 06.08.2011

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