I tagli alla finanza locale, operati dal Governo Berlusconi (Belvedere M.mo ha avuto solo nel 2011 una riduzione dei trasferimenti statali di circa € 180.000,00), hanno posto le amministrazioni comunali di fronte a scelte inderogabili:

ridurre i servizi o, in alternativa, rendere più incisiva la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, introdurre l’imposta di soggiorno, aumentare l’addizionale Irpef.

L’amministrazione comunale di Belvedere Marittimo ha optato per la scelta più semplice: aumentare l’addizionale Irpef dello 0,2% e, relativamente ai redditi da pensione compresi nella fascia di reddito 7.501/12.000 euro, aumentarla addirittura dello 0.4%: in altri termini i pensionati compresi nella fascia di cui sopra, verseranno al Comune da un minimo di euro 30 ad un massimo di euro 48.

Solo la ferma opposizione del Gruppo "Insieme" ha impedito analogo aumento (0.4%) per i redditi da lavoro dipendente fino a 7.500,00 euro.

Il centrodestra, alla guida del governo del paese, coerente con le politiche fiscali del ministro Tremonti, rinunciando a una modesta imposta (1 euro al giorno) gravante sui turisti non residenti di alberghi a 4 stelle, ha preferito tutelare i ceti medio-alti e colpire pensionati e lavoratori belvederesi il cui reddito medio è stato nel 2009 di circa 7.000,00 euro annui, tra i più bassi d’Italia. Riccardo Ugolino - gruppo "Insieme" - 01.07.2011