cerca nel sito

Laltrasinistra, Powered by Joomla! and designed by 123WebDesign
legalità e crescita economica PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

L'intitolazione della Scuola secondaria statale di 1° grado di Belvedere Marittimo a "Padre Giuseppe Puglisi" segue, in ordine di tempo, due altre importanti iniziative.

La prima recente: l'apposizione di una targa, all'ingresso del Palazzo municipale, che recita "Qui la 'ndrangheta non entra"; l'altra, che risale a qualche anno fa: l'intitolazione di una strada cittadina a Giannino Lo Sardo, ucciso a Cetraro dalla mafia.

Pur consapevoli che per sconfiggere la criminalità organizzata occorrono altre e più incisive   azioni, non c'è dubbio che le iniziative poste in essere dalle Istituzioni, la Scuola e il Comune, costituiscono segnali forti, messaggi di indubbio valore civico per condurre una battaglia di civiltà che assume non solo una valenza morale ma anche un profondo significato strategico per l'economia del nostro Paese.

E' stato il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, a quantificare i costi che l'economia sopporta a causa della presenza mafiosa e a individuare, nel ripristino del controllo dello Stato sul territorio, la prima misura strategica per la crescita economica, industriale e finanziaria dell'Italia.

Intanto perchè il "blocco criminogeno" sul sistema produttivo costa 120 MD di euro all'anno solo di evasione fiscale che si traduce, quasi sempre, in investimenti finanziari o immobiliari, con scarse ricadute occupazionali. C'è, poi, il fattore "corruzione appalti" che fa lievitare i costi dei servizi e delle opere pubbliche (molto più elevati della media europea), comportando sprechi di risorse pubbliche e ulteriore pressione fiscale sui   contribuenti. Infine il costo immensamente più alto che la criminalità organizzata impone, consiste nella difficoltà di "fare impresa". Infatti il controllo e il taglieggiamento del     territorio scoraggiano la formazione di migliaia di imprese e rendono più difficile l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Ecco perchè la prima "priorità per lo sviluppo" deve essere quella di spezzare o allentare la presa criminale sull'economia del nostro Paese; basterebbero 5-6 MD all'anno (lo 0,3% del PIL) per potenziare gli organici della magistratura e delle forze dell'ordine e l'impatto sarebbe enorme (con un solo miliardo di euro si potrebbero assumere 20-25000 carabinieri da concentrare su alcune aree "critiche").

Se si vuole onorare la memoria di Don Pino Puglisi e di tanti che hanno sacrificato la loro vita nella lotta per la legalità è questa la strada che il Governo deve intraprendere. Riccardo Ugolino - consigliere comunale - 15.06.2011

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information