Caro Ernesto, nei giorni scorsi ho espresso qualche perplessità relativamente alla tua nomina a commissario al tesseramento del circolo del PD di Berlvedere Marittimo.

Confermo le mie perplessità, ma  contestualmente devo darti atto di una vivacità di cui tutti sentivamo la mancanza. Le iniziative che hai organizzato sono per numero e qualità certamente superiori a quelle della “passata gestione”.

Devo comunque segnalarti un episodio che non mi è piaciuto. Nel dibattito sulla Sanità nell’Alto Tirreno Cosentino abbiamo sentito il caro amico Massimo e le sue sempre stimolanti argomentazioni. Abbiamo sentito doverosamente la voce di operatori nelle strutture private. Non abbiamo ascoltato la voce degli utenti.

Di quei cittadini che quotidianamente, loro malgrado, devono rivolgersi al sistema sanitario per trovare una risposta ai loro piccoli o grandi malanni.

Non è stata data voce a quanti, pur in presenza di una spesa sanitaria maggiore della media nazionale, sono costretti a varcare i confini regionali con la speranza di vedere risolti i loro problemi di salute.

Eppure la imminenza dell’entrata in vigore della fiscalità regionale rende il problema non solo attuale quanto drammatico.

Certo anche con il federalismo fiscale il cittadino calabrese potrà curarsi dove riterrà opportuno, ma con una piccola differenza.

Fuori dalla propria regione si passerà dal sistema dell’assistenza diretta al sistema dell’ assistenza indiretta che in parole povere significherà che il malato dovrà provvedere al pagamento delle prestazioni ricevute e chiedere successivamente alla regione di appartenenza il rimborso di quanto anticipato.

Anche per quest’ultimo aspetto al cittadino utente andava dato uno spazio che certamente meritava, soprattutto oggi che si festeggiano i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia. Franco Perre - 26.03.2011