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il rabbino Moshe Lazara in visita a Bonifati PDF Stampa E-mail
Scritto da circolo culturale città di fella   

Ed è stato subito accolto assieme al testimone della deportazione dal Ghetto di Roma, Fabrizio Roccas, dall’intera Giunta Comunale di Bonifati nella Sala Consiliare del Municipio.

Nel pomeriggio ha visitato le antiche cedriere nel fiume San Pietro a Bonifati guidato dai contadini del posto e questa sera incontrerà nella Biblioteca Civica di Cittadella del Capo lo storico Franco Galiano, il Regista Salvatore Lo Piano (film Ferramonti), L’EDITORE Demetrio Guzzardi e gli Amministratori di Cosenza, Mendicino, Montalto, Bonifati.

Domani parteciperà all’intitolazione AGLI INTERNATI di FERRAMONTI della strada delle scuole di Cittadella.

Anche le scuole di Montalto Uffugo e Mendicino (DOPO LO STRAORDINARIO SUCCESSO DI CONTENUTI DEGLI INCONTRI DI SABATO 29 ORGANIZZATI PERFETTAMENTE DALLE DUE AMMINISTRAZIONI CON IL testimone ebraico FABRIZIO ROCCAS) si uniranno a quelle di Cosenza nella fiaccolata che i 4 Comuni sopradetti effettueranno nel Centro storico di Cosenza, dove verrà apposta una lapide in Via del Cafarone, l’antico quartiere ebraico del Capoluogo, il primo segnale dopo 500 anni dalla cacciata degli Ebrei dal Centro Storico di Cosenza e da tutta la Calabria (1541).

C’è grande attesa insomma con l’intenzione di creare un Coordinamento stabile dei Comuni e delle Scuole del Cosentino impegnati a far sì che il GIORNO della MEMORIA non sia soltanto uno stanco rituale.

Primo obiettivo : quello di far integrare la legge 211, aggiungendo alla SHOAH anche lo sterminio di Rom/Sinti, disabili, omosessuali, Testimoni di Geova.

Rav Moshe Lazar

Dall’Olocausto al sacro cedro

“…Mosè quando ricevette l’ordine da Dio di prendere il frutto dall’albero più bello, mandò messaggeri in Calabria per prenderli”

Rav Moshe Lazar nacque a Vienna in Austria nei terribili anni della salita del regime nazista al potere in Germania, già in quei anni prima della guerra si poteva intravedere l’odio crescente in Austria.

Dopo l’Anschluss i genitori di Moshe si preocuparono dei loro figli e riuscirono a mandarli quasi tutti con il Kindertransport (trasporto dei bambini ) nel Regno Unito, dove un’organizzazione umanitaria si era attivata per salvare i bambini in pericolo sotto il regime nazista, così oltre 10.000 bambini sono stati salvati in meno di un’anno, dalla fine del 1938 alla fine del 1939, quando la guerra scoppio’. I bambini venivano alloggiati presso famiglie solidali.

Moshe era il più piccolo dei fratelli, non era abbastanza grande per lasciare i suoi genitori, quasi tutti i bambini del Kindertransport non videro più i loro genitori.

Grazie al cielo i genitori di Moshe capirono il pericolo e cosi deciserò di lasciare i loro parenti e famigliari e miracolosamente riuscirono ad ottenere un visto per gli Stati Uniti.

Alla fine del 1939 salparono da Genova a bordo della MS Saturnia per le sponde della salvezza.

La Saturnia fù l’ultima nave che prese il largo prima dello scoppio della guerra, purtroppo della famiglia di Moshe si salvarono soltanto loro, tutti gli altri parenti furono annientati dal regime nazista.

Arrivati negli Stati Uniti la vita non era facile ma i genitori di Moshè si adattarono e si integrarono nella società nordamericana. Iscrissero Moshè nella scuola ebraica e poi al liceo spedificatamente una Yeshiva, un liceo di studi ebraici; la Yeshiva che Moshè scelse era del movimento Chabad Lubavitch.

Il movimento Chabad Lubavitch, esistente già da più di 150 anni in Russia, si era appena trasferito negli Stati Uniti, a capo di questo movimento c’era il Rebbe, Rav Menachem Mendel Schneerson, che in quei anni inizio a mandare rabbini in tutte le comunità ebraiche del mondo.

Quando Moshè si sposo con sua moglie Judith fu inviato dal Rebbe a Milano.

I membri del movimento Chabad Lubavitch da sempre erano molto attenti di procurarsi per la festa delle capanne un cedro dalla riviera calabrese.

In merito la tradizione ebraica racconta che Mosè quando ricevette l’ordine da Dio di prendere il frutto dall’albero più bello, mandò messaggeri in Calabria per prenderli.

Negli anni cinquanta si scopre che c’è la possibilità che il cedro venga innestato, cioè che l’albero da cui viene colto il cedro non è puro, può invece avere la radice di un arancio selvatico.

Da allora tutti i cedri che vengono esportati devono essere sotto il controllo di un rabbino per assicurarsi che il cedro è puro.

Alla fine degli anni ‘60 il rabbino Moshè inizio a venire per effettuare questo controllo, da allora sono ormai passati molti decenni, ormai Moshè e gli altri rabbini sono diventati parte del panorama (e della società) della riviera dei cedri nei mesi estivi.  Circolo Culturale Città di Fella - 30.01.2011

Programma

Cittadella del Capo Bonifati (CS) Domenica 30 Gennaio 2011

ore 12.30 : Visita degli ospiti ebraici Fabrizio Roccas e Moshe Lazar al Centro storico di Bonifati, dove in Municipio verrà loro consegnata un’onorificenza dall’Amministrazione Comunale

ore 16.30 : Visita del Rabbino Moshe Lazar e dell’Agronomo Ugo Galiano

alle piantagioni di cedro nel fiume San Pietro a Bonifati

ore 19 : incontro e  successiva cena tradizionale

con gli ospiti ebraici Fabrizio Roccas e Moshe Lazar. Partecipano lo storico Franco Galiano, il Sindaco Antonio Mollo, l’Agronomo Ugo Galiano, l’Editore Demetrio Guzzardi, il Regista Salvatore Lo Piano, gli assessori Eugenio Ingribelli di Montalto Uffugo e Francesca Reda di Mendicino, le Assessore Maria Lucente e Francesca Bozzo del Comune di Cosenza presso la sede del Circolo Culturale in Via Cosenza 24 a Cittadella del Capo

Lunedì 31 Gennaio

ore 9.30 Sala Polivalente Comunale di Cittadella del Capo Bonifati

incontro didattico degli studenti di Cittadella e Sangineto

con Fabrizio Roccas testimone delle persecuzioni razziali, con il Rabbino Moshe Lazar,

con lo storico Franco Galiano, con il Sindaco Antonio Mollo

INTITOLAZIONE della via d’accesso alle scuole

agli INTERNATI di FERRAMONTI

ore 16 : l’Amministrazione Comunale partecipa alla fiaccolata nel quartiere ebraico di Cosenza con le Amministrazioni del Capoluogo, di Montalto Uffugo e di Mendicino.

Lunedì 31 Gennaio Cosenza:

ore 16 Piazza XV Marzo FIACCOLATA degli studenti cosentini

delle Scuole Elementari di Via Giulia e Spirito Santo, delle Medie di Via Popilia

nonché di Bonifati, Mendicino, Montalto Uffugo

apposizione della lapide (nell’antico quartiere ebraico del Cafarone)

Partecipano : Fabrizio ROCCAS (Progetto Memoria, Fondazione CDEC e Dipartimento Cultura Comunità ebraica di Roma) testimone della deportazione attuata da Mussolini e Kappler nell’ottobre 1943,

Il Rabbino Moshe LAZAR Cultore ed esperto della storia del cedro sacro sul Tirreno Cosentino

Salvatore Perugini Sindaco del Comune di Cosenza, Vito Turco VicePrefetto di Cosenza,

Le Amministrazioni Comunali di Bonifati, Mendicino, Montanto Uffugo, Sangineto

Salvatore Lo Piano (Regista del film “Ferramonti un campo nella palude”)

Renata Ciaccio Docente di Storia Moderna all’UNICAL

ore 17 Conferenza alla Biblioteca Nazionale di Cosenza (Sala Museale)

Durante la manifestazione verranno eseguiti brani di musica klezmer

* Fabrizio Roccas relazionerà sulla deportazione ad Auschwitz dal quartiere ebraico di Roma dell’ottobre 1943, di cui è stato diretto testimone ;

* presentazione del libro <MEMORIE DIMENTICATE (1933-1945) >

sui tre stermini dimenticati (Rom/Sinti, Omosessuali, Disabili) curato da Massimo Converso ed edito da <Editoriale Progetto 2000> di Demetrio Guzzardi .

* Il Rabbino Moshe Lazar riferirà sulla storia del popolo ebraico in Calabria

Le Scuole di Montalto Uffugo e gli studenti cosentini che hanno concorso al libro sugli stermini dimenticati e le loro Dirigenti delle Scuole di Via Giulia, Via Popilia, Spirito Santo

 

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