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frane: una soluzione da condividere PDF Stampa E-mail
Scritto da raffaela sansoni   

Venerdi 22 ottobre si è tenuto un incontro formale tra una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Belvedere M.mo ed il Presidente della Regione Calabria, on. Scopelliti.

L’incontro veniva richiesto al fine di trovare una soluzione all’annoso problema che riguarda il trasferimento di fondi dal settore protezione civile della Regione Calabria al nostro Comune per coprire i costi degli interventi urgenti realizzati negli anni scorsi per arginare i danni provocati dal grave dissesto idrogeologico cha ha colpito il nostro paese.

A seguito di Ordinanze Sindacali, numerose ditte effettuavano lavori ed interventi di messa in sicurezza, anticipando i costi delle opere. Non essendosi ad oggi concretizzato il trasferimento dei  fondi, il Comune di Belvedere M.mo non ha potuto effettuare il pagamento dei lavori effettuati, mettendo cosi in ginocchio la stabilità economica di  molte imprese che, non recuperando gli  ingenti costi finanziari sostenuti, oggi si trovano sull’orlo del tracollo finanziario con tutte le conseguenze  che una chiusura aziendale comporta in termini occupazionali e di riflesso sull’intera economia di un paese oggi già seriamente colpito dalla imminente sospensione degli ammortizzatori sociali riconosciuti agli ex lavoratori  della Foderauto Bruzia e dagli inspiegabili tagli alla sanità privata.

All’incontro col Presidente, oltre al Sindaco ing. Enrico Granata, eravamo presenti io come rappresentante del Gruppo Consiliare "Insieme" e Filippo Natale delegato dalle ditte interessate.

Il Presidente della Regione Calabria  ci riceveva frettolosamente dopo una lunghissima anticamera e senza prospettarci soluzioni concrete ed immediate, ci informava che per Belvedere M.mo non è previsto alcun finanziamento in quanto i soldi destinati dalla protezione civile per questi gravi disastri sono da tempo terminati. Non ci veniva spiegato il motivo per cui  Comuni interessati da danni marginali ottenevano i finanziamenti a differenza del nostro che rimaneva escluso nonostante colpito da gravissimi fenomeni franosi .

Gli unici “rimborsi” che  Belvedere riceverà nei prossimi mesi sono quelli riguardanti i costi sostenuti per gli affitti delle strutture che hanno ospitato le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a seguito degli eventi franosi.

Durante la riunione col Presidente abbiamo evidenziato i risvolti sociali della vicenda e le difficoltà che il comune avrebbe nel fronteggiare nuovi fenomeni idrogeologici. Quale ditta, memore di quanto sta accadendo, accetterebbe un nuovo incarico?

E come si potrebbe allora intervenire per mettere in sicurezza il territorio in caso di nuove frane?

E come il Comune potrebbe ottemperare alle numerose ingiunzioni di pagamento che saranno notificate all’Ente dalle ditte creditrici?

Il Presidente non dava soluzioni a queste problematiche, limitandosi a dire che il problema Belvedere sarà portato in Commissione ma se sono terminati i fondi come si potrà intervenire?

Insomma avevamo grandi aspettative. Ci aspettavamo che il Presidente ci prospettasse soluzioni concrete, credevamo di strappare un formale impegno ed invece nulla di tutto ciò, questa Regione non intende intervenire in difesa di Belvedere Marittimo, unico paese dimenticato nonostante i gravi disastri ambientali che lo hanno flagellato.

Sono molto perplessa e delusa, mi sono resa conto che la situazione è molto difficile e che il mancato trasferimento delle somme avrà gravissime ripercussioni, sulla stabilità economica delle ditte, sulle casse comunali, sull’intera realtà socio-economica del nostro paese.

Speriamo che la Regione Calabria finalmente si renda conto della gravità del problema e in qualche modo intervenga, sappiamo che il gruppo regionale del Pd in data 07.10.2010 ha presentato una proposta di Legge ( n.78/9 interventi straordinari e urgenti per la riparazione dei danni causati dagli eventi eccezionali e avversi verificatisi negli anni 2009 e 2010, e per fronteggiare il rischio idrogeologico in Calabria) per destinare fondi ai comuni rimasti esclusi dai precedenti finanziamenti.

Questa proposta di Legge ha come obiettivo quello di integrare le risorse Statali destinate a fronteggiare l'emergenza causata dai più recenti eventi calamitosi avversi (del 2009 e 2010), considerato che le risorse impegnate dal Governo Nazionale, attraverso le Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3741 del 18 febbraio 2009 e n. 3862 del 31 marzo 2010, non sono assolutamente sufficienti, e ritenuto, inoltre, che gli impegni pubblicamente assunti dal Sottosegretario di Stato Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile durante i suoi sopralluoghi in Calabria, sono allo stato disattese, ed i Comuni che hanno proceduto ad impegnare risorse finanziarie per provvedere a gestire l'emergenza e a risanare i luoghi interessati dagli eventi, si trovano oggi in grande difficoltà.
Ma nel frattempo che fare, tenuto conte delle lungaggini della politica? Si possono lasciare al loro destino queste imprese che hanno effettuato lavori in difesa del nostro territorio? Si possono lasciare soli quegli operari che resteranno senza lavoro per il fallimento o per il ridimensionamento forzato delle ditte datrici di lavoro?

Certamente no. Un’amministrazione seria ha il dovere di intervenire in difesa del suo futuro finanziario e dell’equilibrio economico del tessuto sociale in cui opera.

Convinta che anche dai banchi dell’opposizione si possa dare un contributo importante all’azione amministrativa, mettendo da parte la ricerca di chi siano le responsabilità di questa preoccupante situazione, in attesa che la politica regionale intervenga a coprire i danni causati dai disastri ambientali degli ultimi anni, ritengo che il comune di Belvedere debba immediatamente intervenire verificando se sussistono le condizioni per accedere un mutuo presso l’Istituto bancario con cui intrattiene il rapporto di tesoreria in modo da mettere a disposizione delle ditte creditrici una somma di denaro che possa dar loro respiro in attesa che intervengano nuovi finanziamenti da parte della Protezione civile.

Si tratterebbe di  un prestito che potrebbe essere spalmato negli anni e magari estinto con il concretizzarsi dei trasferimenti regionali.

Pur non operando nel settore finanziario credo nella fattibilità della soluzione prospettata che consentirebbe alle imprese di ricevere un parziale corrispettivo, al Comune di Belvedere di evitare un probabile dissesto finanziario, all’economia di Belvedere di scongiurare un’ulteriore contraccolpo che avrebbe conseguenze irreversibili.

Davanti a problematiche così importanti maggioranza ed opposizione hanno il dovere di collaborare e lavorare fianco a fianco mettendo da parte le contrapposizioni politiche in difesa dell’interesse collettivo e del futuro del nostro paese. dott.ssa Raffaela Sansoni capogruppo consiliare "Insieme" - 25.10.2010

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