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appalto servizio Rsu-Rd, lettera -denuncia del consigliere Ugolino PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

appalto Rsu-Rd il consigliere Ugolino scrive al Sindaco, all'assessore all'igiene, all'ufficio tecnico, all'ufficio finanziario, alla Polizia municipale, ai Carabinieri, alla Corte dei Conti

In data 1 Aprile 2010, con nota n° 5715, rammentavamo all'UTC che a norma dell'art. 11 del Capitolato speciale d'appalto "il concessionario, all'atto dell'assunzione del servizio (1 maggio 2010) dovrà avere la disponibilità.. di un centro operativo. il centro operativo dovrà comprendere un locale         officina-autorimessa destinata al ricovero e alla tempestiva manutenzione e riparazione degli autoveicoli ed attrezzature impiegate nel servizio, a tal fine disponendo di personale specializzato; dovrà essere completa di attrezzature, impianto di lavaggio per la pulizia quotidiana dei mezzi ed essere dimensionato ed attrezzato nell'integrale e rigoroso rispetto della disciplina di settore in ordine agli scarichi e al trattamento dei liquami provenienti dal lavaggio. Tale infrastruttura dovrà essere.. dotata di servizi igienici e spogliatoi idonei per il personale impiegato".

Successivamente, in data 21 e 26 Aprile, con note n°6729 e n°7054, ribadivamo l'obbligo del Concessionario a dotarsi "di un centro operativo (con) officina-autorimessa.. impianto di lavaggio.. servizi igienici.. spogliatoi".  Con le stesse note informavamo le SS. LL. che avremmo vigilato sulla puntuale applicazione del Capitolato d'appalto e che avremmo denunciato "ogni eventuale inosservanza delle prescrizioni in esso contenute e le eventuali omissioni di controlli e verifiche spettanti agli organi comunali".

Nonostante ci preoccupassimo di sensibilizzare gli Uffici comunali a vigilare e controllare la gestione del servizio, attività per altro previste come compito degli Uffici dall' art. 20 del C. s. a., abbiamo dovuto apprendere dalla stampa regionale (cfr. "il quotidiano" dell' 11 luglio 2010), che il centro operativo di cui sopra, privo per altro di officina-autorimessa, di impianto di lavaggio, di trattamento dei liquami, era stato realizzato abusivamente in un'area sottoposta a vincolo, nei pressi del fiume Sangineto dell'omonimo Comune e che la stessa è stata sottoposta a sequestro penale ai sensi dell'art. 354 C. p. p.
Tanto premesso riteniamo ricorrano gli estremi per procedere, ai sensi dell'art 40 del C. s. a., a revocare la concessione per "gravi irregolarità o negligenze". Infatti l'indisponibilità di un centro operativo, dotato di impianto di lavaggio, ha comportato, tra l'altro, che gli automezzi impiegati nella raccolta e nel trasporto, anche a causa dell'obsolescenza degli stessi, versassero fetidi liquami lungo le strade del nostro Comune, lasciando macchie ovunque, soprattutto nei pressi dei cassonetti dove gli automezzi sostano più a lungo; chiazze puzzolenti e visibili da tutti i cittadini tranne da coloro che sono preposti al controllo e alla vigilanza sul servizio.

Ci chiediamo come possano i responsabili dell'UTC relazionare favorevolmente circa la liquidazione delle spettanze dovute alla Ditta concessionaria, la quale per altro non ha mai provveduto  al lavaggio automatico dei cassonetti che il C.s.a., all'art. 3, prescrive "una volta ogni 7 giorni, dal 15 Giugno al 15 Settembre, una volta ogni 15 giorni dal 16 Settembre al 14 Giugno".

L'Ufficio finanziario sappia che l'art.22 del C.s.a. prevede siano applicate penalità per l'inosservanza delle prescrizioni in esso contenute; in particolare per il "mancato lavaggio e disinfezione di ciascun cassonetto o contenitore è prevista una penalità di €100 cad.". Poichè la Ditta, dalla data di inizio del servizio (1 Maggio) a oggi (16 Luglio), avrebbe dovuto provvedere al lavaggio dei cassonetti 7 volte e considerato che gli stessi sono in numero di 165 (e comunque il dato ufficiale può essere fornito dall' UTC), ne consegue che la penalità ammonta a € 115.000. Confidiamo che il dirigente dell'Ufficio finanziario non si limiti a registrare l'eventuale parere favorevole dell'UTC alla liquidazione, ma chieda, prima di emettere eventuali mandati di pagamento, delucidazioni in merito alle questioni sollevate dallo scrivente.

In  un momento storico nel quale a tutti si chiedono sacrifici, non si può tollerare che sia erogato denaro pubblico (trattasi di appalto milionario) senza opportune verifiche di regolarità tecnica.

p.s. Un'altra area, in c.da "Quattro Timponi ", è stata sottoposta a sequestro penale perchè utilizzata quale discarica abusiva di rifiuti ingombranti. Poichè sono ben visibili, tra gli elettrodomestici, i resti di una palma, chiediamo alle SS. LL. di sapere dove sono state smaltite le palme abbattute nel territorio comunale. Riccardo Ugolino - consigliere comunale gruppo "Insieme" - 16.07.2010

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