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...ma quale trasparenza PDF Stampa E-mail
Scritto da lucio carrozzino   

Con delibera n°127, del 10.6.2010, la Giunta Comunale ( presenti: il Sindaco, il vicesindaco D’Aprile M., l’Assessore Cesareo, l’Assessore Cristofaro ) affidava alla ditta MOMO s.r.l., con sede in Roma, via Belluno, n°16.  “la realizzazione e gestione del portale Web interattivo del comune di Belvedere Marittimo”, per un importo di € 4.990,00, IVA inclusa.

Sappiamo bene che la legge prevede l’obbligo per l’Ente Comunale di “avere a disposizione un proprio Portale Istituzionale”;

Sappiamo bene che è necessario garantire la pubblicazione degli atti anche attraverso l’Albo Pretorio Virtuale;

Sappiamo, anche, bene che il Regolamento Comunale consente di “prescindere dalla richiesta di pluralità di preventivi per motivate particolarità del servizio, che comunque sia inferiore ad € 20.000,00”;

Tutto questo lo sappiamo.

Quello che non sappiamo è come mai si continuano a spendere soldi pubblici con il parere contrario del Responsabile del Servizio Finanziario.

Ancor peggio, non sappiamo ( o, forse, sappiamo bene) come mai  la Giunta Granata dice di affidare incarico per “la realizzazione e gestione del portale Web interattivo del comune di Belvedere Marittimo a  “ditta specializzata nel campo dei servizi Web e di pubblicità in genere”, ma, allo stesso tempo, ne disconosce il vero nome. Infatti la ditta affidataria per “la realizzazione e gestione del portale Web interattivo del comune di Belvedere Marittimo”, non è la MOMO s.r.l., con sede in Roma, via Belluno, n°16, come da deliberazione di Giunta Comunale, ma la MOMIO s.r.l., con sede in Roma, via Belluno, n°16.

Ci auguriamo  che la “leggerezza” (??) con la quale è stata affidata “la realizzazione e gestione del portale Web interattivo del comune di Belvedere Marittimo” alla ditta MOMO s.r.l., con sede in Roma, via Belluno, n°16 e non alla ditta MOMIO s.r.l., con sede in Roma, via Belluno, n°16, non dipenda dal fatto che la ditta MOMIO sembra essere riconducibile ad uno dei consulenti del Sindaco, nominati dalla stessa Giunta Granata.

Se ciò dovesse corrispondere al vero, una domanda è d’obbligo: può un Ente affidare incarichi, peraltro a pagamento e con il parere contrario dell’ufficio finanziario, diversi da quelli per cui si è stati nominati, a consulenti esterni  o a ditte a  lui riconducibili? Lucio Carrozzino -coordinamento Pri Alto Tirreno Cosentino - 23.06.2010

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