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lunedì 19 aprile terza udienza del processo contro Francesco Cirillo, giornalista e militante ambientalista PDF Stampa E-mail
Scritto da pietro altavilla   

Lunedì 19 aprile si terrà, presso il Tribunale di Rossano, la terza udienza del processo contro il compagno Francesco Cirillo, giornalista e militante ambientalista del tirreno cosentino, denunciato (con assurda richiesta di risarcimento di ben 500.000 euro)

dal rappresentante della BIECO, società che gestisce la discarica privata di Bucita. La pretestuosa iniziativa giudiziaria nasce da un articolo-dossier di Cirillo, sugli intrecci ed i retroscena del traffico di veleni a Rossano. Grande è lo sconcerto per una iniziativa giudiziaria, l’ennesima, verso una persona che rappresenta anche un rilevante ed attivo movimento politico-sociale ed ambientalista calabrese. Al Comune di Rossano ed al Sindaco chiediamo di attivarsi per esprimere solidarietà e vicinanza a Francesco Cirillo per essersi impegnato fattivamente a cercare di far luce, con efficace azione di controinformazione, sui retroscena di una vicenda ancora tutta da chiarire. Le discariche di Bucita, ancora oggi, nascondono, oltre che veleni, una serie di pesanti interrogativi che la città aspetta ancora di chiarire. Interessi speculativi che coinvolgono esponenti delle passate Amministrazioni Comunali, a partire dagli anni ottanta ad oggi. Terreni agricoli, vincoli archeologici ed ecosistemi delicati, attività produttive e ricettive importanti e che ora sono sull’orlo del fallimento: tutto ciò non ha fermato iniziative azzardate e speculative di amministratori comunale dell’epoca (ma anche attuali) senza scrupoli, i quali hanno avuto l’ardire di sconvolgere un patrimonio eco-produttivo rilevante in un disastro ambientale senza precedenti a Rossano. E’ su questi elementi che la magistratura ha omesso di indagare e fare chiarezza. Una speculazione pseudo industriale al servizio dei trafficanti di veleni, della mafia dei TIR fuorilegge, di politici corrotti ed arricchitisi a spese della salute della gente. Operazioni politiche-clientelari ma anche minacce, intimidazioni e repressione (non dimentichiamo le vicende punitive patite dal cittadino De Vincenti Luigi), che hanno prima diviso e poi fatto sparire un Comitato di Lotta (quello di Bucita), attivo e di massa, e poi sventrato da operazioni elettoralistiche-clientelari fatte di false promesse e scambio di voti. Una brutta storia tutta da indagare e da scrivere, insomma, una vicenda, di sicuro,la più vergognosa e dannosa nella storia della città. E’ per queste ragioni che lunedì saremo al Tribunale per salutare, stare vicino e, soprattutto ringraziare il compagno Francesco, per il suo interessamento alle vicende di questa città, pur non essendone residente. Ci aspettiamo iniziative adeguate di accoglienza anche da parte di chi ci rappresenta nelle Istituzioni. Staremo a vedere. Pietro Altavilla dirigente sindacale provinciale SdL - Cosenza - 14.04.2010

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