a Belvedere M.mo, primarie del Pd “decise” da Pdl e Udc |
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Scritto da lucio carrozzino | |||
Solo qualche mese fa, durante la campagna elettorale per le amministrative di giugno 2009, fui definito “compagno” dall’attuale “primo cittadino”, da alcuni attuali assessori e da molti “tifosi”, tutti convinti sostenitori della lista di centrodestra, “Belvedere Libera”, con l’intento, neanche tanto velato, di voler denigrare i “compagni” e conseguentemente il sottoscritto per quella convinta scelta di correre in una lista aperta, in cui erano presenti anime e soggetti pensanti di diversa estrazione politica, quindi anche “compagni”. Scelta che feci liberamente, senza rinnegare la mia identità politica, peraltro sostenuta con forza durante tutta la campagna elettorale. Quello della denigrazione politica, da parte dei componenti, e non solo, della lista “Belvedere Libera”, fu un tentativo maldestro, ma ben riuscito, di mettere in evidenza “distanza” politica, mai nascosta, tra gli stessi componenti della lista “Insieme” e tra la lista “Insieme”, e quella di “Belvedere Libera”, dichiaratamente di centrodestra. Per la lista “Belvedere Libera”, fu una grande vittoria.mOggi, a distanza di qualche mese, arriva una “prima schiarita” o , meglio, la grande conferma: la lista “Belvedere Libera” era pervasa ed invasa da componenti, dichiaratamente di centrodestra, ma che, con alcuni settori del PD, vivevano e vivono, tuttora, in simbiosi; infatti, il “primo cittadino” che, allora, mi definiva “compagno”, insieme al presidente del consiglio comunale, al portavoce, a collaboratori, ad elettori, dichiaratamente di centrodestra, molto vicini ad assessori e consiglieri comunali in carica, si sono recati al seggio per eleggere il Segretario Nazionale del PD ed i vertici di quel Partito, finanziandolo e sottoscrivendo, con il proprio voto, che “si riconoscono nella proposta politica del Partito (PD), si impegnano a sostenerla alle elezioni ed accettano di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori e versano un contributo di 2 euro”. Con questo significando che quel risultato elettorale è stato, anche, il frutto di quel costante e consolidato trasversalismo nascosto che si è instaurato tra alcuni settori del PD ( ex Assessori, ex Presidenti del Consiglio, ex Consiglieri, ex…. ) e la lista “Belvedere Libera”. Nessun regolamento può impedire al “primo cittadino” o a chiunque altro di passare nel PD ed al PD di spalancargli le porte, ma il PD poteva e doveva impedirgli di votare se è vero, come è vero, che a Cento, in provincia di Ferrara, è stato impedito a Vladimir Luxuria ( elettore di sinistra) di esprimere la propria preferenza alle primarie per eleggere il Segretario nazionale del PD, perché candidato alle precedenti elezioni politiche in una formazione (R.C.) diversa dal PD, cosa che invece è stata consentita al “primo cittadino”, anch’egli candidato, alle elezioni 2008, per la camera dei deputati nel Partito dell’UDC, formazione diversa dal PD. Non si può decidere cosa fare in casa d’altri, ma , se ciò corrispondesse al vero e se la politica avesse ancora un senso, il PD locale dovrebbe chiedere l’annullamento della primarie per aver consentito di votare a chi non ne aveva diritto.Una pagina indegna che la politica con Si è consumata, ancora una volta, una pagina buia della politica belvederese, ma, forse, anche in questo “Belvedere è Libera”. Lucio Carrozzino - coordinamento PRI alto tirreno cosentino - 29.10.2009
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