lettera aperta al Sindaco del comune di Bonifati |
Scritto da santina verta | |||
Gent.mo Sindaco dott. Goffredi, ho assistito, in data 03-08-09 alla presentazione del progetto inerente la difesa del nostro litorale, soggetto ormai da tempo al fenomeno dell’erosione che affligge le nostre coste, poiché l’assemblea è stata interrotta bruscamente in modo ”inconsueto” non mi è stata data l’occasione di esprimere le mie perplessità riguardo all’impianto progettuale, mi ritengo gravemente lesa nell’esercizio di cittadinanza – attiva garantito dal diritto costituzionale, per cui esprimo qui il diritto negato.
Sono convinta che solo dal confronto e dalle argomentazioni alternative si possa riconoscere lo stato di salute della convivenza democratica, purtroppo, quanto avvenuto nella suddetta assemblea pubblica ha il sapore amaro di una interpretazione involutiva del diritto da parte di chi detiene il potere e mi rammarica che alcune persone che La fiancheggiano possano usare espressioni quali: ” Troppa democrazia vi abbiamo dato…” I dati più eclatanti, vissuti con stupore e sconcerto dalla maggioranza dei cittadini presenti sono stati: a) aver fatto spegnere il microfono da un personaggio che si professava tutore dei diritti e difensore ambientale; b) aver assistito ad un accerchiamento quasi “fisico”di una parte del Suo gruppo consiliare nei confronti di un tecnico del neonato gruppo: “Comitato civico “ a cui era stato concesso di presentare possibili aggiustamenti al Progetto Comunale e che riceveva l’apprezzamento del prof. Bonassai. Le chiedo, che cosa spinge i suoi Assessori a temere il confronto e la correttezza dialettica sino ad indurli a comportamenti da isteria non democratica? Credo che un “ Comitato civico,” promotore di petizione popolare con adesioni numeriche significative, debba essere uno stimolo e un vanto per una qualsiasi Amministrazione locale, poiché vivacizza la partecipazione popolare con azioni di piena trasparenza e di fervore democratico, quindi non azioni definite aprioristicamente “ Contro”, ma altamente propositive. Non trovo rispondenza nel vostro progetto, fra l’urgenza di tipo difensivo e la linea ormai acclarata di interventi organici che sappiano integrare gli interessi di salvaguardia della fascia costiera con una ricostruzione degli ambienti erosi usando un taglio ecosostenibile. Come intende riqualificare il nostro territorio dal punto di vista degli ecosistemi naturali garantendo interventi di salvaguardia di qualità economica e di recupero della vita culturale sociale, in modo da favorire l'insediamento dei nostri giovani, evitando così forme continue di abbandono? Nella progettualità di intervento si è tenuto conto di quanto previsto dal piano di GESTIONE INTEGRATA DELLE ZONE COSTIERE (GIZC) cioè - tutela ambientale - integrazione attività socio/economiche - turismo sostenibile?
( La cosiddetta T verso nord quali effetti ha prodotto? E’ stata monitorata mareggiata dopo mareggiata? La linea di riva di quanto è avanzata?)
Caro Sindaco, Le chiedo di vagliare con oculatezza altre possibili soluzioni, è fuori dubbio che occorre intervenire per proteggere il borgo marinaro di Cittadella dalla furia delle mareggiate e tentare di creare spiagge accessibili e vivibili da tutti, ma ci lasci la speranza di far festa con gli occhi e con l’anima sulle nostre belle scogliere, ogni volta che torniamo! Sperando in un ripristino della corretta comunicazione democratica che inglobi le voci di tutti Le auguro buone scelte. Santina Verta 04.08.2009
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