E’ mia abitudine di vita esprimere la gratitudine a chi mi attesta stima ed amicizia. In questa occasione importante per il tuo futuro politico voglio farlo pubblicamente e, se lo ritieni, potrai anche leggere il mio scritto in occasione della presentazione della tua  lista per il rinnovo del civico consesso.

D’altronde anche tu hai usato lo stesso mezzo nel porgermi un invito umanamente gratificante nella nostra piazza Amellino. Uso l’aggettivo nostra perchè, da giovani, ci ha visti insieme protagonisti di giochi, passeggiate ed iniziative divertenti. Sono certo che ricorderai come me ogni evento di quell’allegro e spensierato vivere.    Aver scoperto  una mia collocazione in cima ad una lista di nomi, da te compilata nello scorso ottobre e  perciò in epoca non sospetta, mi ha particolarmente commosso e, credimi, per queste tue attenzioni sincere sono stato tentato di fornirti l’impegno che mi chiedevi. Le mie titubanze, tramutatesi poi in disimpegno, sono figlie delle mie delusioni passate, sono il frutto dei mancati riconoscimenti che attendevo dalla mia parte politica, da chi mi ha sempre tenuto in conto per il lavoro organizzativo che sono stato in grado di svolgere con serietà, ma poi frapponendo una sorta di soglia di legittimazione che non potevo mai varcare. Anche quando le condizioni oggettive lo avrebbero consentito senza che arrecassi danno ad altri. Dopo ogni competizione elettorale negativa per me spuntava la mia candidatura a dirigere la sezione del partito certi del mio attaccamento alla causa. Da altri oggi ho ricevuto solo inviti a “dare una mano, a sostenere…”!    I nostri rapporti politici, caro Mauro, partono da molto lontano e, come una sinusoide trigonometrica, hanno conosciuto alternativamente picchi di collaborazione e di contrapposizione.Le costanti dei nostri rapporti sono però rappresentate da valori alti e significativi: l’amicizia, il rispetto reciproco, la comprensione e l’ascolto delle ragioni dell’altro. I nostri rapporti personali originano ancora da più lontano dovuti ad una parentela trasversale che ci ha consentito di crescere in due famiglie affettuosamente vicine.    Tornando col pensiero agli inizi, voglio rammentare che insieme, tu ed io giovani consiglieri comunali, scrivemmo il programma della compagine amministrativa, guidata dal dott. Oreste Spinelli, in procinto di insediarsi nell’estate del 1975. Stavamo dando vita, proprio qui a Belvedere, ad un primo esperimento politico, detto di compromesso storico, e cioè l’incontro tra i tre partiti che allora si chiamavano  Democrazia Cristiana, Partito Socialista e Partito Comunista. A guidarli in Italia c’erano personalità di grande statura morale come Benigno Zaccagnini, Francesco De Martino ed Enrico Berlinguer. Fonti alle quali entrambi abbiamo attinto per la nostra formazione ideale, politica, culturale. La nascente compagine amministrativa  affidò a noi due  l’importante compito che svolgemmo con l’apprezzamento di tutti.    I nostri percorsi politici ci hanno portato a volte a divergere, ma voglio ancora rammentarti che, nel  febbraio 2004 nella sala del Centro Commerciale, intervenni a nome di una componente della tua futura maggioranza, esprimendoti anche  il mio personale gradimento come Sindaco, oltre che naturalmente quello del gruppo che mi aveva delegato che ora, purtroppo, è sparito del tutto dalla scena belvederese.    La mia lontananza quasi trentennale dalle vicende amministrative del mio Comune, i miei affetti che trovano albergo  nella lontana Torino ove le mie tre figlie vivono un’esistenza finora costellata di grandi soddisfazioni delle quali voglio essere orgogliosamente partecipe, mi hanno alla fine fatto decidere per la rinuncia  alla proposta tua e, con tanta insistenza, sostenuta dal nostro comune amico Nicola Riente. A quest’ultimo rivolgo un ringraziamento per i tanti e costanti attestati di stima che spero di saper ripagare degnamente in ogni occasione. I tanti giovani candidati nella tua lista, ricchi di entusiasmo, di competenze professionali e di freschezza di idee non mi faranno rimpiangere di averti negato il mio nome. Con l'affetto ed il rispetto di sempre. Salvatore Fabiano - 12.05.2009